| Ringrazio infinitamente tutti coloro ce hanno commentato la mia fiction, vi voglio bene!
CAP.2. L'ODIO CHE NASCE DALL'AMORE.
Andrè Grandier. Un amico sincero, leale...che stava per mettere tutto in gioco a causa dei suoi sentimenti verso la sua amata Oscar, doveva dirle la verità, ormai non riusciva più a sopportare il peso di questo segreto che aveva dentro di sé da più di vent'anni; gli avrebbe fatto capire di amarla in un solo modo, l'unico che avrebbe potuto farle aprire gli occhi, e così amare come una donna e vivere come tale dopo 2 anni di vita. Oscar lo aveva convocato nella sua stanza dicendogli che doveva parlargli di una cosa molto importante, e così fu. Per ordine di lei, lui si diresse verso la sua stanza attraversando la lunga scalinata di marmo bianco, ornata da un poggiamano in broccato d'oro, con delle piccole statue in marmo e collocate sia all'inizio che alla fine di essa. Andrè pensò: "E' davvero disumano, con solo l'oro utilizzato per questa scala si potrebbe sfamare un intero quartiere di Parigi..." Inconsciamente Andrè Grander iniziava a sentire dentro di sé dei forti sentimenti repubblicani..e l'odio verso la famiglia reale cresceva in lui..intanto giunse a destinazione, nel mentre bussò la porta di legno bianco con alcuni ornamenti anch'essi d'oro; in perfetta armonia alla lunga scala che poco fa il ragazzo aveva attraversato, sentì dentro al suo cuore che molto presto sarebbe successo qualcosa di cui lui avrebbe rimpianto per molto, troppo tempo. I suoi pensieri vennero interrotti dalla calda voce della sua amata che lo invitava ad entrare, egli entrò e chiuse la porta, aspettando con ansia le parole di Oscar. Il momento non tardò ad arrivare, e infatti essa disse: "Dal momento che ho deciso di vivere come un uomo, volevo dirti che non intendo più continuare ad avere il tuo aiuto Andrè...Vedi, io ancora non so quale sarà il mio prossimo incarico, ma appena lascerò la Guardia Reale, credo he non avrò più alcun bisogno di te, devo imparare a vivere senza appoggiarmi a nessuno...Buona notte Andrè..." In quel preciso istante che al povero Andrè parve interminabile sembrò che il mondo gli fosse caduto addosso...come aveva potuto dirle quelle parole dopo che avevano vissuto un'intera vita insieme, no..si rifiutava di credere in una cosa tanto crudele, ma rinsalì subito quando Oscar congedì Andrè dicendogli aspramente e freddamente di tornarsene in camera, a tal punto fù abbagliato completamente dalla collera, ormai lo aveva accantonato, messo da parte così come un bambino crescendo mette da parte i giochi per diventare grande. Per tutta risposta disse queste semplici parole: "Ascolta Oscar..una rosa sarà sempre una rosa, che essa sia bianca o rossa..una rosa non sarà mai un lillà.." Oscar ascoltando quelle semplici parole ma altrettanto profonde, non riuscì a contenere la rabbia, Andrè riusciva sempre a leggele dentro e sapere sempre tutto anche adesso, non poteva permettere di mostrarsi a lui come quello che era...ovvero una donna. Inveì su di lui adirittura schiaffeggiandolo, tra di loro il tempo era ormai sospeso, niente più esisteva, solo lei e lui, come sospesi in un limbo, lei aspettava una reazione di lui, lui di lei e nel frattempo si guardarono occhi negli occhi...la ragione di lui fu meno resistente...l'abbracciò con trasporto e la baciò con altrettanta passione, che ad Oscar sembrò tutto fuorchè un bacio casto, e la cosa la mise alquanto in allarme...nella sua testa si fece strada l'idea che Andrè volesse abusare di lei sessualmente, ma cercò di ricacciare della sua testa quest'idea che le sembrò del tutto impossibile, perchè Andrè non le avrebbe mai fatto un tale male, lui le voleva bene, si.. si volevano bene come fratello e sorella, ben presto però Oscar dovette ricredersi poiché Andrè con tutta la forza che era capace di avere solo un uomo innamorato folle della sua donna. Le disse queste parole, creando in Oscar il panico più totale....anche perchè quella notte suo padre era via per una missione affidatagli da Sua Maestà il Re, Madame era a Versailles, dalla Regina, e la vecchia Nanny aveva preso parecchio sonnifero poiché da qualche giorno il suo sonno non era del tutto regolare e questo avrebbe potuto facilmente ammalarla dal momento che aveva un'età avanzata...quindi Oscar ad un tratto sentì le mani di lui dappertutto...sui suoi seni, fianchi, sedere, cosce...ovunque, come se non aspettasse altro..il bell'Andrè però d'improvviso si fermò e guardandola dritto negli occhi le comunicò: "Ora capirai cosa vuol dire essere davvero donna Oscar, mia adorata...ti marchierò come mia, e nessuno avrà il coraggio di avvicinarsi a te, perchè tutti capiranno che mi appartieni....sei solo mia..." "No...Andrè ti supplico..non farmi questo.." "Non si può più tornare indietro Oscar, e io non voglio, sarai mia con le buone o con le cattive..."
To be Continued....
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